NOCTURNE
"Quando dici molte parole, non sempre significano qualcosa, o forse non significano nulla comunque, e noi pensiamo solo che vogliano dire qualcosa". -Delirio-
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" Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio
e io vivo nel terrore di non essere frainteso." (Oscar Wilde)

QUELO

"Le c0se n0n SeRve chE SiaNo aCcaDutE pEr eSsere vEre.
I RaCconti e i SognI son0 le vErità omBrA che durEraNno quanDo i seMplIci fAtTi sAraNno p0lVere e cEneri, e DimentIcati."
(Sogno, in Terre del Sogno)


Questo è un blog decappizzato
*A me MI piace*:
Il rosso intenso, gli orsi, cucinare, la corte Unseelie, la cancelleria, il verso dei corvi alla mattina, ma pensandoci bene i Corvi in tutto, la radio, cantare, le Storie, la neve fitta fitta, il sushi, la pioggia sugli abbaini, Guglielmo Scuotilancia, il vento di febbraio, Tori Amos, i dolci di carnevale, Il parco Talon, il caffè lungo filtrato, l'Irlanda, Baudelaire, Goldrake, fotoscioppp, i glitter, il ciclo Arturiano, Lush, la lingua Giapponese, Laurell K. Hamilton, giocare di ruolo, i fumetti, scrivere, lo swing, nuotare nei fiumi, i treni, Hogwarts, il Kyr Royal, gli appennini, ancora 5 minuti, Star Trek, tirar mattina, le candele che odorano di candela, creare cose, Spike, i maron glacés, il profumo all'anice stellato, la marmellata di rose, accendere il fuoco...





*A me invece non MI piace*:
La televisione al mattino, I carciofi, il lunedì, la Fallaci, l'emicrania, Fabio e Fiamma, le brioches scadenti, i realisti sempre e comunque, l'aceto, quelli che'giappione, cina, è uguale...', essere presa in giro, la dieta, svegliarsi presto, i telefoni, chi parla al cinema, il limone sul salato, i criticoni, la banalizzazione, il mal di piedi, la neve quando si sporca, i reality sciò, il gelato fatto con "le polverine", guidare in montagna, l'acqua gassata, Bush, la grappa, il traffico, le trasmissioni sportive, l'insonnia, i bagni alla turca, le vespe, i giornali economici, l'odore di sigaretta la mattina, Celentano, i vigili urbani, il naso chiuso, le mezze stagioni, Fabio e Fiamma, le mode lessicali...




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“Quando il fato t’è contrario e mancato ti è il successo... Smetti di far castelli in aria e va a piangere sul...”

CURRENT MOON
moon phases
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::domenica, agosto 14, 2011 ::

Estate non particolarmente eccitante, devo dire.
Quindici giorni di ferie e, tra una cosa e l'altra, tra un inghippo e un malinteso, non mi sono mossa da casa nemmeno un giorno.
Non è esattamente facile farlo, quando sei single, i tuoi amici perlopiù no e si sono organizzati diversamente e non ti riesce nemmeno di andare a trovare qualcuno per una giornata.
Ho scritto, però, ho scritto parecchio.
Sto tornando vagamente a sentirmi a mio agio con le parole.
Era come se lo scrivere in gruppo, in collettivo, mi avesse derubata della mia capacità di scrivere, di fare quello che ho sempre fatto, fin da piccola, di raccontare a modo mio, con le mie regole e i miei difetti. Avevo un po' perso il gusto di farlo.
Estate nemmeno troppo calda, molto riflessiva per quanto mi riguarda, ottima per raggiungere diverse consapevolezze personali e rendersi conto di essere molto cresciuta.
Non so se mi fa piacere o se mi fa un po' rabbia.
Forse entrambe le cose.
Inveitabilmente, restando sola per tante ore di seguito, per giorni e giorni di seguito senza parlare con altri esseri umani, ripenso al passato, alle scelte fatte, a quelli che ho sempre chiamato errori.
Alcuni sono decisamente errori. Altre sono scelte e basta e hanno perso quella connotazione pessima che avevano un tempo. Forse significa che tra qualche anno riuscirò a vedere con occhio benigno anche altre scelte di pessimo gisto che ho fatto?
Intanto ho finalmente incontrato l'idea definitiva del mio primo tatuaggio.
Un po' tardi a 32 anni? Chi lo ha detto.
C'è, esiste, ce l'ho. E arriverà a settembre. Accetto suggerimenti per lo studio in cui andare. Qualcuno bravo con le scritte se possibile.



:: Tanachvil alle 13:31 ::pErMaLiNk::
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::mercoledì, marzo 16, 2011 ::
Torno a casa da lavoro, ho un concerto da preparare per stasera. Si festeggiano i 150 dell'unità d' Italia.
Ma a casa mi aspettano le notizie dal Giappone e non sento di aver voglia di festeggiare un bel niente.
non so se sia l'affetto e i legami, anche familiari che mi legano a quel paese, così lontano, così vicino, che non ho mai vistitato ma che ho sognato tanto, non so se sia semplicemente umano. So che mentre leggo degli operai di Fukushima che,mentre io sono qui nella mia bella casa, nella mia bella Bologna, combattono contro il tempo e contro la morte, non posso fare a meno di mettermi a piangere. Sono le lacrime che ho trattenuto per giorni e che adesso non riesco a tenere dentro.
Nel 1986, dopo Cernobyl, le maestre ci lessere i nomi degli elicotteristi russi e degli operai che tentatrono di arginare il disastro, che diedero la vita per far sì che il disastro immane che ormai era inevitabile fosse appena un po' meno grave.
Forse mi sembra di aver ancora sette anni e vorrei conoscere i nomi di questi giapponesi, di questi esseri umani di un coraggio che io non credo sarei in grado di avere, così grande, così spaventoso e così terribile.
Forse è anche una rabbia tremenda, la mia, quella che nasce dal sapere che queste persone stanno dando la loro vita, ma che non servirà a evitare il disastro che già è avvenuto, solo a renderlo meno grande e catastrofico. Un coraggio così, un sacrificio così dovrebbe poter compiere miracoli.
Non riesco a non pensare al terrore e al dolore che devono provare, non riesco a non pensare alle loro famiglie, ai loro amici, che scappano lontano dal mostro e intanto sanno che da quella centrale non uscirà nessuno.
L'acua, la terra che trema, erano già un colpo abbastanza duro, ma il mostro nucleare è terrificante, è l'incubo dell'apocalisse, è la bestia della fine del mondo e questi uomini piccoli e semplici si sono fatti avanti per combatterlo.
Mi sembra che essere terrorizzati e piangere sia il minimo che si possa fare.


:: Tanachvil alle 16:57 ::pErMaLiNk::
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::domenica, marzo 13, 2011 ::
E ti diventa impossibile non notare che, mentre presenti il tuo libro, dei toi amici non è venuto nessuno.
E' la misura di un fallimento umano, in un certo senso.
Tu nella tua vita fai una serie di cose, alcune sono anche gradevoli e di altre ancora magari sei fiera e contenta. E magari ti farebbe piacere ci fossero quelli che credevi fossero i tuoi amici a supportarti, a godere con te del momento, a festeggiarlo, a darti la carica, magari.

Così, guardando le persone sedute davanti a te nella sala non troppo gremita, vedi che i presenti sono, magari, tuoi buoni conoscenti, ci sei uscita diverse volte e ci scambi volentieri due chiacchiere, ma sono gli amici di quell'altro tuo amico, che ha scritto il libro con te e lo presenta. Per lui son venuti, gli amici. Ti chiedi come faccia, se ci sia una tecnica. In fondo probabilmente no.
Ti senti un'ingenua, ad averci creduto, ad aver riposto della speranza in un 'parteciperò' su facebook o nell'idea che, magari, questa volta qualcuno sarebbe venuto. 
Non era nulla di troppo impegnativo stavolta. Non stavi chiedendo ai tuoi amici di venire a sentirti cantare, questa volta. Non chiedevi loro di sentire un concerto di mezzora del tuo coro, non stavolta. Non chiedevi loro di venire a vederti recitare in uno spettacolo a teatro, figuriamoci.
Senza tema e senza paura di ferirti, ti hanno risposto, allora, che a loro queste cose non interessano, che la musica che cantate non gli piace, che è noiosa, che si sarebbero rotti le palle, che era lontano, che dovevano portar fuori il cane. Che il teatro è noioso, che si sarebbero rotti le palle.

Te la sei presa, sì, onestamente sì. Ci sei rimasta male. Hai poi deciso che non li avresti più invitati per queste occasioni. Più per risparmiarti di rimanerci male che altro. Per non crearti delle aspettative.
Però, quando si trattava di presentare il romanzo che hai scritto, bere aperitivi e chiacchierare, credevi di non stare chiedendo poi molto, invitandoli a partecipare.
E invece ti sbagliavi, guarda un po' te. E adesso hai imparato, tanto meglio.

E almeno, tra le varie facce di conoscenti e gente che sorride, che ti fa piacere vedere che è stato bello ci fossero, ma che ti fa molto ricordare quanto mancano le persone che avresti voluto vedere, c'è quella di quella santa donna di tua sorella che, lei no, non ne ha mancata una. 
Anche quando vi hanno ignorato per anni, con i vostri genitori che alla sola idea di venire a sentire il coro in cui entrambe cantate si mettono a scappare di corsa, anche quando ti girano i coglioni perché nessuno si ricorda che oggi hai la presentazione, domani devi parlare alla radio e ti sembra che potresti dichiarare al mondo di essere un alieno a tre teste e nessuno ti ascolterebbe comunque, beh, lei c'è. 
Questo vuol dire tanto.
Perché magari è una cazzata, ma ogni tanto anche alle superdonne serve un po' di supporto, vedere qualcuno tra il pubblico e vedere che è venuto per festeggiare con te, per partecipare a qualcosa a cui tieni. E ti accorgi che tua sorella c'era, sempre.
E allora, da questo blog che è aperiodico e un po' nevrastenico, in genere scritto da una Tanachvil pocoincline ai messaggi personali, questa volta voglio lanciarne uno personalissimo.
Grazie Fede, grazie sorellona maggiore, ti voglio bene.


:: Tanachvil alle 13:37 ::pErMaLiNk::
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::venerdì, novembre 05, 2010 ::
Ho piantato gli iris in terrazzo. Ho anche montato la piccola serra per le piante più piccole. Quest'anno cerco di arrivare all'inverno un po' più preparata. L'anno scorso la neve e il freddo hanno falciato generosamente. Ora, armata di 'tessuto-non-tessuto', cerco di sistemare le cose prima che arrivi il freddo.

Prima o poi farò un lungo, noioso ed esaustivo post sull' e-book e sul mercato librario. Decisamente, le brevi note e i commenti di Facebook non sono il medium ideale per parlarne. Ma mi ci vuole un attimo per raccogliere le idee, che ne ho parecchie, e per metterle giù in modo comprensibile. Quindi si attenda con fede.


:: Tanachvil alle 12:44 ::pErMaLiNk::
:: Abbiamo vinto 0 Commenti: Usate questo d'ora in poi!!! ::


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::domenica, ottobre 31, 2010 ::
Il fantasma del Profumo Passato

Ho scoperto da poco un bel blog che si chiama Bergamotto e Benzoino.
Si parla di profumi, ne più ne meno e l'argomento mi è sempre piaciuto.

Negli anni ho sviluppato un legame affettivo con certi profumi, alcune fragranze erano e sono in grado di portarmi indietro nel tempo, altre di commuovermi, altre ancora mi stuzzicano i sensi, altre mi danno fastidio fisicamente.

In un viaggio tra gli odori mi sono imbattuta in alcuni ricordi e considerazioni che volevo condividere.
Vado nel ripiano dei profumi di casa dei miei e trovo...



C'è stato un momento, negli anni novanta, in cui tutti i maschietti più o meno adolescenti profumavano di CK Be.
E anche le ragazze, naturalmente. Infatti ne ho un residuo anche io, una bottiglia del profumo più di moda e più inflazionato di quel periodo (assieme al fratello CK One), che riannusato oggi sa di fresco, di pomeriggi passati a far finta di studiare, di kefiah arrotolata intorno al collo e di corse per prendere l'autobus. Sa di pause caffé alla macchinetta del corridoio e di segreti raccontati al telefono.
Tutto sommato ancora un buon profumo, assolutamente unisex e gradevole.


Lui, il signore dei profumi scicchettosi. Nato 'per lui', ma abusato da lei.
Quanto ci piaceva questo!
Me lo facevo regalare per Natale perché lo avevo adorato quando lo aveva cominciato ad usare la mia migliore amica di allora e poi avevo deciso che sarebbe stato benissimo anche a me.
Non era mica vero, ovviamente. Su di me non c'entrava nulla, ma mi ci sono volute tre boccette prima di arrendermi all'evidenza e smettere di spruzzarmelo generosamente.



Di questo invece non conservo più nulla se non il ricordo. Lo lanciarono con una campagna pazzesca che funzionò alla grande. Era IL profumo fatto apposta per TE. Tu, adolescente, non cercare oltre perché questo è il potente feromone della sicurezza, della seduzione, ma insieme della perfetta correttezza. A forma di ciucciotto, per assecondare la mania del momento (mammamia, che cose strane abbiamo collezionato negli anni) era di un colore bruno e profumava di... Di caldo, di avvolgente, di profondo. Era forte, era dolce ma non lezioso. Era un profumo che mi piaceva da morire, con qualcosa di pungente mascherato da rotondo. Era, tutto sommato, molto innocente.

Ricorda niente? Tutte avevamo un collezione, grande o piccola che fosse, di queste boccettine. I più quotati erano la Vaniglia e il White Musk.
Ah, che esotici che ci parevano! Non ho un 'profumo', io. Io so di vaniglia! E giù a quintalate!
E il White Musk... Che cos'era? Da dove veniva? Non lo sapevamo, ma ci piaceva da morire.
Poi c'erano le pazze che si lanciavano con il profumo di Pesca , che quando ti passavano accanto, a scuola, scatenavano improvvisi desideri di the freddo.
E una boccetta ti durava mesi. Io ne ho ancora un paio, a dire il vero, che custodisco gelosamente.



C'erano poi i profumi che ti erano entrati in testa non tanto per il loro odore, quanto per la pubblicità che li promuoveva. Chi non si ricorda questa?
Il profumo, in se e per se, non mi è mai piaciuto granché e lo ricordo anche poco.  A renderlo popolare tra le ragazze allora era la bottiglietta stile Decò e la nappina che pendeva dal tappo, che facevano davvero effetto e davano un'idea di lusso. E poi c'era la pubblicità a martellare dalla tv  e "le nouveau parfum de Cacharel" sembrava quasi uno slogan efficace. Eravamo parecchio più innocenti, forse. Mah!



Ho appena deciso che l'argomento profumi è troppo vasto per un solo post. Per cui oggi mi dedico ai profumi del passato e basta...
Quali sono stati i vostri profumi del passato? Quelli dell'adolescenza se non dell'infanzia, quelli che le compagne di classe portavano in massa, quelli che riconoscete e vi fanno fare un tuffo indietro nel tempo?


:: Tanachvil alle 17:32 ::pErMaLiNk::
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::mercoledì, settembre 29, 2010 ::
Questo post è una lagna.

Non dico per dire, ma nel vero senso del termine. Ora mi lamento cinque minuti, quindi siete avvisati. Se non volete sentire le mie lamentele smettete di leggere.
Ecco.
Vengo da  dieci giorni di inferno dentro il cazzo di capannone dei libri sudati. Dentro 40 gradi e l'umidità di una palude. Fuori vento gelato e pioggia. L'acqua che filtra è diventato un incubo ricorrente e adesso, come una condanna, mi appare una macchia di acqua sul muro della casa nuova appena finita di ristrutturare. Solo il pensiero di dover aprire il muro mi fa star male.
Dieci giorni di lavoro senza uno di pausa, chiudendo alle dieci di sera. Peso. E intanto il ragazzino raccomandato di cui vi raccontavo qualche post fa se ne è andato. Doveva portare a termine il suo contratto alla fine di settembre, ma ha lasciato durante gli ultimi giorni di tendone. Perché? Perché trovava inaccettabile che gli dicessimo cosa fare, perché proprio non riusciva a non trattare a pesci in faccia i clienti e perché evidentemente lavorare era troppo per lui. Con un'alzata di culo esemplare, dopo una giornata farcita delle sue sclerate con i clienti, ha preso e se ne è andato. Ciaao.
Noi invece siamo rimasti a lavorare lì, fino alle dieci, poi i conti e poi a casa verso le unici e poi via di nuovo la mattina dopo alle nove.
Mi sono ammalata. Ho la febbre che va e viene da dieci giorni e una tosse di quelle che da bambini si chiamava "la tosse cattiva". Il raffreddore è passato e mi sa che sta anche tornando. Sono stanca e mi sa che il mio sistema immunitario è stanco pure lui.
Niente giorni di riposo settimanali, si diceva, quindi mi son presa le ferie il venerdì, il sabato e la domenica per andare al raduno della Eymerich ML. Tre giorni a Sansepolcro, molto belli anche se non propriamente riposanti. Ma di questo non posso certo lamentarmi.
Torno domenica sera, mi lavo, metto tutto in lavatrice e vado a dormire. La mattina dopo si smonta il capannone. Dalle 8.00 di mattina lavoriamo senza pause fino alle 18.30. A casa mia fanno 10 ore e mezza. Verso le tre alcuni di noi chiedono dieci minuti per recuperare un toast e una bottiglietta d'acqua. I capi acconsentono a malincuore guardandoci male. Facendo un conto approssimativo, siamo stati via 15 minuti in tutto, comprendenti acqua, cibo, pipì e sgranchimento. Quindi, dai non sono state dieci ore e mezzo, ma solo dieci e un quarto.
Il giorno successivo gli altri stanno a casa e io vado invece a lavorare in una libreria che ha bisogno di personale perché si sono incrociate ferie e malattie degli altri librai.
Quando stacco, alle tre e mezza, diluvia. Fanculo.
La tosse peggiora e mi spunta il mal di testa a intermittenza. Non riesco a a dormire e la cosa mi manda nei matti. E una cazzo di macchia di umidità si sta allargando sulla mia parete nuova...
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!


:: Tanachvil alle 10:11 ::pErMaLiNk::
:: Abbiamo vinto 1 Commenti: Usate questo d'ora in poi!!! ::


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::venerdì, settembre 10, 2010 ::
Il valzer dei refferrer
Dopo eoni et eoni torno a scrivere sul blog e dunque torno anche a dare un'occhiata ai miei referrer... 
non deludono.
Ci sono i classici, ci sono novità, ci sono buoni motivi per mettersi le mani nei capelli.

Per la categoria "Ma come diavolo sei finito qui?" si piazzano:
gaming hall,casinò a gallio, 05\01\2010 orario di apertura (non sono mica le pagine gialle...)
quando fanno i fuochi d'artificio a volpedo 2010 (non ne ho idea)
giochi di treni da guidare (ma fanno ritardo)

Per la categoria "Uoot?" troviamo invece:
casi angeles tic tac
ci avete starcite

Categoria: "Massì, chiediamolo a Google, và!"
scemo chi legge in giapponese (probabilmente è quel kanji che ti sei fatto tatuare)
"suggerimenti erotici" (così, eh, con le virgolette...)
cosa si fa per rallegrare il poliziotto di my sims (Vedi i suggerimenti erotici di cui sopra.)

Categoria "Ti prego, no."
gatto goth (No.)
immagini dame bellissime glitterate (Bimbaminkia.)
cazzo usb (Qualsiasi cosa tu stia pensando, NON FARLO!)
re artu glitterato (blasfemo!)

Fuori categoria:
coro athena laval foto (chiunque tu sia, grazie.)
i papaveri (Son alti alti altiii!)
immagini balenghe (e malmostose... la capiamo in sette questa)
gabyr bedy sandocan (ghi, sgusa?)
montagna di muscoli nel film troy (C'è.)
sensazione di girameno di testa (Beh, se girameno è già un miglioramento)
mi spiace lasciare la mia cameretta ma mi sposo e sono felice (mi sembri maturo/a al punto giusto in effetti)

Ed ecco le mie tre preferite di questo mese:
  • Al terzo posto, il pesce siluro e il coccodrillo albino si uniscono, a creare un nuovo livello della leggenda urbana!       
    siluro albino
  • Al secondo posto: problemi andrologici o una nuova toria dei sei gradi di separazione?   
    bacon eiaculare
  • Al primo posto, senza possibilità di appello, questa perla:
    sexy tette che sbattono sul finestrino in un sexy wash video
Infine, non poteva mancare, come ogni mese, come ogni anno:
analnatrak ut vas bethod dokiel dienveh traduzione

Guarda negli occhi del Drago e dispera!
al mese prossimo. 



:: Tanachvil alle 19:31 ::pErMaLiNk::
:: Abbiamo vinto 5 Commenti: Usate questo d'ora in poi!!! ::


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'^°-.,_,.-°^'^°-.,_ :: :: Double, double, toil and trouble, fire burn and cauldron bubble...:: :: _,.-°^'^°-.,_,.-°^'


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